ASSEVERAZIONE

L’asseverazione (giuramento della traduzione di un documento) viene richiesta in tutti i casi in cui è necessaria un’attestazione ufficiale da parte del traduttore circa la corrispondenza del testo tradotto a quanto presente nel testo originale.

INFORMAZIONI UTILI PER RICHIEDERE IL SERVIZIO DI ASSEVERAZIONE

MARCHE DA BOLLO

Per asseverare la traduzione vengono apposte le marche da bollo da € 16,00 a partire dalla prima pagina della traduzione. Le marche vanno apposte, in ogni caso ogni 4 facciate (anche di una riga ciascuna) e, comunque, ogni 100 righe (indipendentemente dal numero delle pagine). Nel calcolo delle pagine va considerato anche il verbale di giuramento.

DISPONIBILITA’ DELL’ORIGINALE O DELLA COPIA CONFORME DEL DOCUMENTO

Asseverazione viene effettuata presso la Cancelleria (Ufficio Asseverazioni: stanza 23304 – Piano 2) del Tribunale di Torino da lunedì a venerdì, dalle 8.30 alle 12.30. Il Tribunale di Torino assevera solo gli originali dei documenti o le loro copie conformi (che possono essere fatte anche presso un anagrafe). Nel caso di impossibilità di produrre per l’asseverazione un originale o una copia conforme (p.es. esiste solo il documento scannerizzato, cioè nel formato JPG; PDF ecc.) è necessario  che il Commitente indichi nella mail, con l’assegnazione dell’incarico di tradurre e di asseverare il documento, la seguente dicitura: “Il documento è presente solo nel formato PDF (o JPG), scannerizzato e non c’è modo di avere l’originale”.

Come alternativa il Commitente può apporre questa dicitura con tanto di firma e del suo timbro sul documento stampato.

LEGALIZZAZIONE DELLA TRADUZIONE

La successiva legalizzazione viene effettuata presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Torino e richiede 3 giorni lavorativi.

LEGALIZZAZIONE DEL DOCUMENTO DA TRADURRE

I documenti formati o da valere negli Stati aderenti alla Convenzione dell’Aja del 5 ottobre 1961 sono sottoposti all’apposizione dell’apostille.
La legalizzazione serve a certificare la provenienza degli atti e la qualifica di chi li ha firmati. Consiste nell’attestazione ufficiale (mediante apposito timbro) della qualità legale del Pubblico Ufficiale che ha apposto la propria firma su un documento, nonché dell’autenticità della firma stessa.

Competenza: alla legalizzazione delle firme provvedono
•    la Prefettura, quando si tratta di:
– atti e documenti formati in Italia affinché abbiano valore all’estero;
– atti e documenti formati in Italia da una rappresentanza diplomatica o consolare estera, affinché abbiano valore in Italia.
•    La Procura della Repubblica, nel caso di:
– atti firmati dai Notai, dai Funzionari di Cancelleria e dagli Ufficiali Giudiziari

ESEMPIO PRATICO:
I documenti rilasciati dall’anagrafe italiana (p.es. certificato di residenza o copia conforme richiesta all’anagrafe) da utilizzare in Russia, prima di procedere alla traduzione devono essere legalizzati presso la Prefettura. Nella fase di richiesta del documento ci si deve accertare allo sportello che il funzionario che rilascia il documento abbia depositato la sua firma in Prefettura.

LEGALIZZAZIONE DOCUMENTI DA FAR VALERE ALL’ESTERO 

La Circolare n. 5/12 del 23 maggio 2012 del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione ha previsto che sui certificati rilasciati dalle Pubbliche amministrazioni italiane da valere all’estero venga apposta la dicitura « AI SENSI DELL’ ART. 40, D.P.R. 28 DICEMBRE 2000, N. 445, IL PRESENTE CERTIFICATO È RILASCIATO SOLO PER L’ESTERO» : si raccomanda pertanto di precisare la destinazione per l’estero all’atto della richiesta di qualsiasi certificato da utilizzare al di fuori dell’Italia , controllando che venga apposta esattamente la dicitura suddetta (che viene omessa solo nel caso si tratti di modelli internazionali).

Dal 12 febbraio 2019 l’Ufficio Legalizzazione non procederà più alla legalizzazione dei certificati riportanti ANCHE la dicitura «Il presente  certificato  non  può essere prodotto agli  organi  della  pubblica  amministrazione  o  ai privati gestori di pubblici servizi».

CHE COSA FARE SE…

Che cosa si deve fare se la traduzione di un documento eseguita e certificata in Russia contiene un errore sostanziale (nel nome, cognome o nella data di nascita)?
Ci sono due strade percorribili
1.    Variante
Richiedere un nuovo certificato e farlo tradurre presso un consolato italiano in Russia oppure qui, in Italia.
2.    Variante
Rifare daccapo la traduzione del certificato attuale già tradotto, correggendo l’errore. In tal caso occorre tradurre in italiano anche tutto il restante testo russo non attinente al certificato, ovvero il verbale del notaio che certifica la conformità della traduzione, tutti i timbri e le firme. In questo caso la pinzatura tra la traduzione esistente e il certificato non deve mai essere tolta!!! La nuova traduzione deve essere unita al plico di documenti pinzati.